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...perchè i supereroi non attraggono più come prima?
...perchè i supereroi non attraggono più come prima?
Non penso che non ce ne sia più bisogno. In questi
tempi che oso definire bui, su tutti i fronti, non per ultimo l'arte,
penso ci sia più bisogno che mai di un salvatore, come di nuovi
spunti e nuove idee. Ma come dio ha perso popolarità in quanto gli
uomini si sentono giustamente abbandonati da ogni possibile entità o
padre superiore, anche i superuomini onnipotenti hanno perso le loro
credenziali. Nessuno si aspetta più che dal cielo arrivi qualcuno a
salvarci, tutti sanno che l'esposizione alle radiazioni, quando ti va
bene, provoca un tumore.
Dio è morto, e gli uomini d'acciaio con lui.
Ma non è morta la speranza nell'uomo, l'uomo
normale indignato per ogni ingiustizia compiuta dai "malvagi",
l'uomo che in qualche modo è stato schiacciato. E torniamo ai Boys
di Garth Ennis: persone normali che si iniettano merda
nell'organismo pur di combattere contro i super creati e controllati
dal governo. E torniamo, ancora una volta, a Roarshach,
a Gufo Notturno, Spettro di Seta, il
Comico, che indossano una maschera per nascondere e
reprimere le loro debolezze umane, e Dr. Manhattan,
l'onnipotente, che ignora gli esseri umani e anzi lascia campo libero
a Ozymandias e al suo folle piano di salvataggio per il
mondo e per il genere umano.
Come ho già detto, non ho la presunzione di
affermare che il mercato mainstream supereroistico sia in totale
decadenza, ma c'è da dire che i nuovi uomini in calzamaglia,
specialmente su pellicola, attraggono molto di più il pubblico
maturo. Mi riferisco nello specifico a tre film: Kick-Ass,
Super, Defendor. Ognuno racconta una
storia di persone normali, ognuno racconta di veri eroi, ognuno con
toni differenti.
Kick-Ass, tratto dal fumetto di Mark
Millar e John Romita Jr. edito
negli U.S.A. dalla Icon Comics , è
certamente quello più scanzonato e colorato tra i tre titoli, seppur
con la sua buona dose di violenza. Premesso che ancora non ho avuto
l'onore di leggere il fumetto, il film è certamente originale e
piacevole, e dà eguale spazio alle storie e alla psicologia dei
personaggi quanto all'azione.
Defendor,
interperetato da Woody Harrelson, racconta
di un uomo con un non lieve ritardo mentale che si traveste da
supereroe per trovare lo spacciatore che ha ucciso sua madre, un tale
Capitan Industria, senza astenersi dall'utilizzare le maniere forti;
nello specifico, randello da trincea, vasetti con vespe infuriate,
biglie di vetro, ma mai, MAI,
armi da fuoco. Il tutto è narrato con estrema delicatezza e poetica
crudezza, rimanendo sempre in bilico tra i nobili ideali dell'uomo e
la realtà che gli presenta puntualmente il conto.
E
arriviamo a Super,
sicuramente quello che ho amato di più tra questi tre film.
Pellicola che ho trovato geniale, scritta
e diretta in maniera impeccabile da James Gunn nel
2010. Frank
(Rainn
Wilson), sposato con una bellissima ma complicata donna (Liv Tayler)
che scappa con uno spacciatore (Kevin Bacon), decide che è l'ora di
iniziare a combattere contro i prepotenti e gli oppressori, e,
ispirato non di meno da alcune visioni mistiche, indossa il costume
di Crimson Bolt (Saetta Purpurea). Armato
di tanta buona volontà e di una grossa chiave inglese inizia la sua
lotta al crimine; Libby (Ellen Page), giovane e
totalmente fuori di testa che lavora in un negozio di fumeti, scopre
la sua identità, e si autoproclama piccola aiutante della Saetta
Purpurea, Bolty, italianizzata in Saettina. I due si
preparano per un ultimo e definitivo assalto alla villa dello
spacciatore, assalto che lascerà dietro di sé non poche vittime. Il
film riesce a strappare non poche risate, ma la conclusione è triste
e altrettanto tristemente realistica; non poteva essere altrimenti.
Tutto ha un prezzo, e il conto più alto si presenta
sempre a chi rischia di più, alle persone normali che si spingono
oltre le loro capacità, ai veri eroi.
Chi è indistruttibile, cosa può perdere?
Questi nuovi filoni potranno forse apparire estremi, in quanto sono meno film d'azione spettacolare e più di introspezione, che scavano nell'intimo, ma si sa, per arrivare ad un cambiamento accettabile bisogna sempre
attraversare una rivoluzione violenta. A parte Kick-Ass, che seppur
originale come storia manitiene ancora alcuni stilemi classici, gli
altri sono personaggi che a mio avviso non si possono classificare né
come supereroi ma né come anti-eroi, ma semplicemente una nuova
specie che spero trovi la giusta strada e la giusta evoluzione, e
vada a contaminare e a contaminarsi con altri stili e generi, e spero
che si espanda e prenda piede anche nel mondo “mainstream”.
Basta che non ristagni per altri 50 anni.
Complimenti per l'ottimo articolo! :)
RispondiEliminaE' vero, i super-eroi classici sono decaduti, ma questo è anche a causa di 50 (se non 70) anni di sfruttamento dei personaggi.
E' quindi molto difficile essere sempre originali quando ti porti dietro un bagaglio così enorme di storie.
Le storie a cui fai riferimento tu infatti, Kick-Ass, Defendor e Super, sono delle storie nuove, figlie del loro tempo, quindi con un respiro molto più ampio e senza un passato gravoso alle spalle.
Comunque se posso esprimere la mia opinione, non tutto il genere super-eroistico mainstream è da considerarsi deceduto.
Un esempio?
Quella che Hickman sta scrivendo per I Fantastici 4 è una delle più belle saghe che sia mai state scritte per il quartetto (te lo posso assicurare, visto che ho letto 40 anni di storie dei F4! XD ).
(Presumo sia manuel!) so che a volte tendo un po' a estremizzare le cose, anche sbagliando! lo faccio più per "rabbia" repressa, a volte non mi permette di ragionare lucidamente... mi fido comunque in pieno del tuo giudizio di lettore storico!
EliminaGrazie mille del commento, dei complimenti e soprattutto di aver letto l'articolo! :)
Tranquillo, tranquillo... io stesso mi arrabbio molte volte quando vedo delle brutture come l'hulk rosso! XD
EliminaCiao e... spero di leggere altre tuoi articoli al più presto! :)
Manuel.