sabato 20 aprile 2013

Recensione Fumetto: Nemesis



di Mark Millar e Steve McNiven
edito in Italia da Panini Comics

Alcuni giorni fa mi sono imbattuto in due volumetti editi da Panini Comics, che raccolgono la storia auto conclusiva di Nemesis. Il primo motivo di interesse è stato ovviamente la parte grafica: protagonista con costume totalmente bianco, disegni piacevoli, tanto tanto sangue e copertina con titoli minimal, davvero molto eleganti. Ad una prima impressione a caldo, la lettura non risulta tanto piacevole, la sceneggiatura è molto rozza e in molti punti ti ritrovi a chiederti "Perchè?". Però ad un'analisi più approfondita si rivela un lavoro interessante, che potrebbe evolversi in una serie di episodi davvero originali. 

TRAMA
Un killer di poliziotti, che ha già colpito eclatantemente in molti paesi dell'est, è ora approdato negli U.S.A., dichiarando apertamente vendetta contro il super poliziotto Blake Morrow per aver portato suo padre al suicidio quando lui era ancora un  ragazzino, facendogli recapitare un biglietto con la data e l'ora della sua morte. Nemesis, questo il nome del killer, dirotta poi l'Air Force One, rapendo il presidente per far vacillare la rassicurante figura di Morrow e mettere in atto il suo apparentemente contorto piano. Ma, dopo aver messo la famiglia sotto protezione, con un forte dispiegamento di forze di polizia il detective riesce a catturare l'assassino in bianco. Interrompo qui la narrazione, in quanto il tutto si svolge nel primo dei due volumi, e non voglio spoilerarvi la parte migliore della storia!

APPROFONDIMENTI - Potrebbero seguire SPOILEEEEER!
Come già detto nella breve introduzione, la parte grafica è molto curata: le chine realizzate a pennino danno un tocco di stile e classe che molto spesso manca nelle produzioni seriali U.S.A., e soprattutto non si ha quell'effetto sorpresa disgustosa che si ha quando si apre un fumetto con copertina fighissima ma che dentro fa pena. No, i disegni sono tutti curati magistralmente, come i colori che non risultano plastici e finti come in tante produzioni Marvel e DC. In caso non l'abbiate capito, sono abbastanza prevenuto nei confronti di un certo tipo di fumetto americano...
Anche la realizzazione di Nemesis stesso, con questo costume bianco, candido, crea una bellissima contraddizione con il suo animo marcio e malvagio.

Ma... Prima ho usato la parola "rozza" riferendomi alla sceneggiatura. Questo perchè in alcuni punti sembrano esserci delle falle, o per lo meno si sembra dare per scontato alcuni passaggi che invece mancano, e spesso non si capisce se queste mancanze sono volute o se si tratta invece di una carenza di Millar. Troppi colpi di scena a effetto, ad esempio quando Nemesis viene catturato dalla polizia, in mezzo ai poliziotti c'è un suo complice che lo aiuta a evadere e a far scappare tutti i 2000 detenuti. Ci sta, è una scena fighissima, ma leggendo si ha l'imoressione che manchi qualche passaggio.
E sul finale, e qui potrebbe esserci un mega spoiler, il presidente si sacrifica facendosi esplodere, urlando cose tipo "In Vietnam i coglioni come te me li mangiavo a colazione!". Altra scena figa, ma ce lo vedreste Clinton o Bush o lo stesso Obama a sparare cazzate simili facendosi poi esplodere? Vabbè, so' americani...

Devo dire però che, avendo prima comprato solo il primo volumetto, la curiosità di prendere il secondo ce l'ho avuta fin da subito, un po' per puro sfizio, un po' perchè in effetti qualcosa di interessante c'è.

E proprio nell'ultimo capitolo si svelano tutte le carte; senza anticiparvi troppo, Nemesis è la perfetta antitesi di Bat Man. "Sono ricco. Ed annoiato.". E anzichè indossare una tuta nera e combattere il crimine utilizzando il proprio capitale a fin di bene, indossa una calzamaglia bianca, candida, e va in giro per il mondo ad ammazzare poliziotti e con loro molta, molta altra gente. Forse più tristemente realistico di Bat Man, in quanto la storia ci insegna che l'uomo che può, raramente si mette al servizio altrui senza ricavarci niente. Procurare dolore e sofferenza e morte invece sembra dare in cambio almeno molta più soddisfazione.

Non un brutto fumetto, ma un fumetto incompleto. Potrebbe essere l'inizio di qualcosa di ben più articolato e intrigante. Chissà, aspetteremo Nemesis 2, già in produzione a quanto pare.

Alla prossima!

2 commenti:

  1. Te l'avevo detto che la divisione in 2 albetti non era "giusta" per lo scorrere della sceneggiatura :)

    Fabio
    Ka-boom!

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