venerdì 10 agosto 2012

I nuovi Super - Pt. 2 - Dio è morto...

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...perchè i supereroi non attraggono più come prima?
Non penso che non ce ne sia più bisogno. In questi tempi che oso definire bui, su tutti i fronti, non per ultimo l'arte, penso ci sia più bisogno che mai di un salvatore, come di nuovi spunti e nuove idee. Ma come dio ha perso popolarità in quanto gli uomini si sentono giustamente abbandonati da ogni possibile entità o padre superiore, anche i superuomini onnipotenti hanno perso le loro credenziali. Nessuno si aspetta più che dal cielo arrivi qualcuno a salvarci, tutti sanno che l'esposizione alle radiazioni, quando ti va bene, provoca un tumore.

Dio è morto, e gli uomini d'acciaio con lui.

Ma non è morta la speranza nell'uomo, l'uomo normale indignato per ogni ingiustizia compiuta dai "malvagi", l'uomo che in qualche modo è stato schiacciato. E torniamo ai Boys di Garth Ennis: persone normali che si iniettano merda nell'organismo pur di combattere contro i super creati e controllati dal governo. E torniamo, ancora una volta, a Roarshach, a Gufo Notturno, Spettro di Seta, il Comico, che indossano una maschera per nascondere e reprimere le loro debolezze umane, e Dr. Manhattan, l'onnipotente, che ignora gli esseri umani e anzi lascia campo libero a Ozymandias e al suo folle piano di salvataggio per il mondo e per il genere umano.

Come ho già detto, non ho la presunzione di affermare che il mercato mainstream supereroistico sia in totale decadenza, ma c'è da dire che i nuovi uomini in calzamaglia, specialmente su pellicola, attraggono molto di più il pubblico maturo. Mi riferisco nello specifico a tre film: Kick-Ass, Super, Defendor. Ognuno racconta una storia di persone normali, ognuno racconta di veri eroi, ognuno con toni differenti.

Kick-Ass, tratto dal fumetto di Mark Millar e John Romita Jr. edito negli U.S.A. dalla Icon Comics , è certamente quello più scanzonato e colorato tra i tre titoli, seppur con la sua buona dose di violenza. Premesso che ancora non ho avuto l'onore di leggere il fumetto, il film è certamente originale e piacevole, e dà eguale spazio alle storie e alla psicologia dei personaggi quanto all'azione.




Defendor, interperetato da Woody Harrelson, racconta di un uomo con un non lieve ritardo mentale che si traveste da supereroe per trovare lo spacciatore che ha ucciso sua madre, un tale Capitan Industria, senza astenersi dall'utilizzare le maniere forti; nello specifico, randello da trincea, vasetti con vespe infuriate, biglie di vetro, ma mai, MAI, armi da fuoco. Il tutto è narrato con estrema delicatezza e poetica crudezza, rimanendo sempre in bilico tra i nobili ideali dell'uomo e la realtà che gli presenta puntualmente il conto.




E arriviamo a Super, sicuramente quello che ho amato di più tra questi tre film. Pellicola che ho trovato geniale, scritta e diretta in maniera impeccabile da James Gunn nel 2010. Frank (Rainn Wilson), sposato con una bellissima ma complicata donna (Liv Tayler) che scappa con uno spacciatore (Kevin Bacon), decide che è l'ora di iniziare a combattere contro i prepotenti e gli oppressori, e, ispirato non di meno da alcune visioni mistiche, indossa il costume di Crimson Bolt (Saetta Purpurea). Armato di tanta buona volontà e di una grossa chiave inglese inizia la sua lotta al crimine; Libby (Ellen Page), giovane e totalmente fuori di testa che lavora in un negozio di fumeti, scopre la sua identità, e si autoproclama piccola aiutante della Saetta Purpurea, Bolty, italianizzata in Saettina. I due si preparano per un ultimo e definitivo assalto alla villa dello spacciatore, assalto che lascerà dietro di sé non poche vittime. Il film riesce a strappare non poche risate, ma la conclusione è triste e altrettanto tristemente realistica; non poteva essere altrimenti.

Tutto ha un prezzo, e il conto più alto si presenta sempre a chi rischia di più, alle persone normali che si spingono oltre le loro capacità, ai veri eroi.
Chi è indistruttibile, cosa può perdere?

Questi nuovi filoni potranno forse apparire estremi, in quanto sono meno film d'azione spettacolare e più di introspezione, che scavano nell'intimo, ma si sa, per arrivare ad un cambiamento accettabile bisogna sempre attraversare una rivoluzione violenta. A parte Kick-Ass, che seppur originale come storia manitiene ancora alcuni stilemi classici, gli altri sono personaggi che a mio avviso non si possono classificare né come supereroi ma né come anti-eroi, ma semplicemente una nuova specie che spero trovi la giusta strada e la giusta evoluzione, e vada a contaminare e a contaminarsi con altri stili e generi, e spero che si espanda e prenda piede anche nel mondo “mainstream”.

Basta che non ristagni per altri 50 anni.


3 commenti:

  1. Complimenti per l'ottimo articolo! :)
    E' vero, i super-eroi classici sono decaduti, ma questo è anche a causa di 50 (se non 70) anni di sfruttamento dei personaggi.
    E' quindi molto difficile essere sempre originali quando ti porti dietro un bagaglio così enorme di storie.
    Le storie a cui fai riferimento tu infatti, Kick-Ass, Defendor e Super, sono delle storie nuove, figlie del loro tempo, quindi con un respiro molto più ampio e senza un passato gravoso alle spalle.
    Comunque se posso esprimere la mia opinione, non tutto il genere super-eroistico mainstream è da considerarsi deceduto.
    Un esempio?
    Quella che Hickman sta scrivendo per I Fantastici 4 è una delle più belle saghe che sia mai state scritte per il quartetto (te lo posso assicurare, visto che ho letto 40 anni di storie dei F4! XD ).

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    1. (Presumo sia manuel!) so che a volte tendo un po' a estremizzare le cose, anche sbagliando! lo faccio più per "rabbia" repressa, a volte non mi permette di ragionare lucidamente... mi fido comunque in pieno del tuo giudizio di lettore storico!
      Grazie mille del commento, dei complimenti e soprattutto di aver letto l'articolo! :)

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    2. Tranquillo, tranquillo... io stesso mi arrabbio molte volte quando vedo delle brutture come l'hulk rosso! XD
      Ciao e... spero di leggere altre tuoi articoli al più presto! :)

      Manuel.

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