sabato 23 giugno 2012

Il seme della follia

Ciao a tutti! Come vi avevo già accennato questa settimana le strips si prendono una pausa, ma vi frantumerò i maroni con un'altra recensione, che più che una recensione sarà un'apologia! La pellicola in questione è, come vedete dal titolo, Il Seme della Follia, diretto da niente po' po' di meno che dal maestro John Carpenter. Ho come l'impressione che questo film sia passato pressochè inosservato anche tra gli amanti del cinema horror, anch'io l'ho scoperto infatti per puro caso: correva l'anno 2008 e ioero relegato nel divano letto di casa a causa di un incidente d'auto in cui, fortunatamente, perse la vita solo la mia Fiat Bravo... Fatto sta che con tre metatarsi del piede destro rotti ed una costola incrinata potevo fare ben poco. Quindi la notte vai coi Bellissimi di Rete 4! E vidi questo film. All'epoca mi piaceva già il cinema horror, ma forse fu proprio questo film a farmi capire la differenza tra horror e horror d'Autore (autore con i controcazzi, passatemi il termine scurrile) e a farmi davvero appassionare al genere. Ho ritrovato tracce di questa pellicola solo un paio di anni più tardi, quando già ero perso nel mondo dell'orrore e del trash, scoprendo pure che era di John Carpenter. Rimane tutt'ora uno dei miei film preferiti in assoluto.


Il film, il cui titolo originale è In the Mouth of Madness, è la terza parte della Trilogia dell'Apocalisse, tre storie collegate esclusivamente dal tema trattato ma considerate frutto di un unico lavoro; i primi due film che la compongono sono La Cosa e Il Signore del Male, anch'essi diretti da Carpenter. 
Il Seme della Follia vede come protagonista Sam Neil, da poco uscito dai panni del professor Alan Grant di Jurassic Park, probabilmente il suo ruolo a tutt'oggi più rilevante. Carpenter aveva già utilizzato l'attore neozelandese nel film Memorie di un Uomo Invisibile (1992), nel ruolo di antagonista.
A questo punto partiamo con la trama.

In tutto il mondo dilaga la passione morbosa per i romanzi horror di Sutter Cane (per intendersi, lo Stephen King di turno), passione che sfocia spesso e volentieri in atti di vera e propria violenza da parte dei fan e delle persone che stanno più a contatto con lui. Ma fatto sta che Cane sparisce, a pochi giorni dalla scadenza del contratto per il suo nuovo libro. Così John Trent (Sam Neil), investigatore privato specializzato in frodi assicurative, viene inviato a cercare lo scrittore per assicurarsi che la sua scomparsa non sia solo una trovata pubblicitaria. Trent inizia a leggere i lavori di Cane e, tra un incubo e l'altro, scopre che le copertine dei romanzi dell'autore, messe insieme in un dato modo, formano una mappa degli U.S.A. e indicano una cittadina dello stato del New England, Hobb's End, che si credeva essere solo un luogo di fantasia creato per i racconti. Così Trent e l'assistente dell'editore, Julia Styles, partono alla ricerca della cittadina. Ma scopriranno presto, loro malgrado, che quel luogo è molto più che un tipico paese americano.

Non voglio rovinarvi niente della trama, perchè è tutta da gustare e da scoprire; vi metterò giusto qualche scena per invogliarvi!

A livello narrativo è riconducibile ai racconti di Lovecraft (l'ho capito solo dopo appunto aver letto Lovecraft), sia come struttura sia come filone e come genere. 
A livello visivo è potente e spaventoso; una cittadina tipica americana, bianca, pulita, inquadrata e precisa abitata da ogni di amenità concepibile e non. 
A livello emotivo è follia crescente allo stato puro. Nessun lieto fine, anche se ci speri. In un mondo così estremamentre corrotto anche la speranza ha vita breve.

Vi lascio immaginare cosa possa succedere!
Credo possa rientrare in quel filone socio-politico portato avanti da Carpenter con film come 1997: Fuga da New York (1981) e Essi Vivono (1988), anche se in chiave horror anzichè action/fantascientifica.

Un'ultima segnalazione, sempre riguardante gli horror passati inosservati: vi consiglio di guardare Event Horizon di Paul W.S. Anderson (1997) conosciuto in Italia col titolo Punto di non Ritorno, il quale anch'esso annovera Sam Neil nel cast principale. Si tratta di un horror fantascientifico ambientato su un'astronave dispersa nello spazio e...no, niente xenomorfi o altri tipi di alieni! Anche questo tutto da gustare!


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