sabato 31 marzo 2012

Recensione Fumetto: CROSSED

Copertina dell'edizione Italiana
di Gath Ennis & Jacen Burrows
edito in Italia da Panini Comics

TRAMA IN BREVE
Non so proprio come cominciare questa recensione. Devo ammettere che questa lettura mi ha spiazzato molto, forse perchè Ennis ha messo in tavola dei personaggi fin troppo reali, tangibili, in cui non vorresti mai immedesimarti.
Il tizio ghignante che vedete sulla copertina alla vostra destra è un uomo affetto da un male sconosciuto che, oltre a provocare una sorta di ustione a forma di croce sul volto (da qui Crossed, tradotto nei dialoghi come Scrociati) disinibisce completamente l'infetto trasformandolo in un pazzo sanguinario.

I protagonisti sono alcuni sopravvissuti che vagano per gli U.S.A. in cerca di un posto sicuro: dopo molte proposte decidono di andare in Alaska: popolazione abbastanza bassa e clima molto freddo.
Gli Scrociati attaccano la preda praticamente correndogli incontro, assaltandola, generalmente ridendosela di gusto, e, una volta acciuffato, il malcapitato viene il più delle volte violentato (uomo, donna o bambino che sia) per far si che il virus o qualunque cosa sia lo infetti; altre volte viene semplicemente sbudellato, sventrato, evirato, ecc... Piano piano però iniziano a organizzarsi in gruppi, comandati dall'elemento meno istintivo, imparando a utilizzare rudimentali armi, facendo agguati e appostamenti. E' proprio uno di questi gruppi più evoluti, capitanati da...ehm... Cazzocavallo... che si imbatte nei protagonisti, costringendoli ad una fuga sempre più disperata durante cui le perdite subite incideranno non poco sull'equilibrio dei fuggitivi.
Questa è la strada che ci conduce verso l'amaro lieto fine.

RIFLESSIONI DISCONNESSE
Come gà detto sopra, questa lettura mi ha davvero spiazzato.
La narrazione mi ha ricordato molto i racconti di Lovecraft, dove ti è dato sapere niente eccetto che tutto ciò che sta accadendo porterebbe chiunque alla follia e non potrà altro che peggiorare. In Crossed non si entra mai troppo nei dettagli, si passa dal presente al flashback senza preavviso, non si ha mai alcuna certezza, nemmeno riguardo a ciò che stiamo "vivendo". 
La trama è ben costruita, ma rimane comunque non molto solida: non conosciamo la causa dell'infezione, non conosciamo quasi niente dei personaggi, nemmeno di quelli principali, non sappiamo di cosa siano effettivamente capaci gli infetti. Un impianto narrativo del genere fa in modo che il lettore viva in prima persona ciò che sta accadendo; senza preavviso ti ritrovi in un mondo in cui altri esseri della tua specie perdono completamente la ragione dando libero sfogo ai loro più bassi istinti. Il fatto che il racconto funzioni è dovuto anche alla caratterizzazione dei personaggi, molto reali, molto credibili, persone normali sopravvissute alla catastrofe.
Fino alla fine si ha la sensazione di accompagnare i due protagonisti nella discesa verso l'abisso, pur cercando di trattenere con i denti quel briciolo di umanità che ancora ti rimane. Ma il mondo in cui ci siamo ormai addentrati non da spazio all'umanità, la cancella, tirando fuori il lato selvaggio di ognuno, puro istinto di sopravvivenza. Animali gli infetti, animali i sopravvissuti.
A questo punto il paragone con le opere zombesche diventa inevitabile. Perchè gli Scrociati spaventano più di orde di morti che camminano? Si è detto che in Crossed gli infetti sono in continua evoluzione, e arrivano a fare cose talmente intelligenti in così poco tempo da far dimenticare la loro disumanità. Per esempio a un certo punto ci sono alcuni infetti che eiaculano sui loro proiettili in modo da infettare le persone colpite. Ciò vuol dire che delle loro vite precedenti non hanno solo brevi reminescenze, ma hanno tutte le conoscenze di prima. E' questa la parte davvero spaventosa della situazione: loro sono umani in tutto e per tutto, il loro corpo non è in decomposizione, sanno parlare, comunicano, si divertono giocando (certo, sbudellando uno dei loro quando non trovano nessun non infetto, però...). Siamo noi senza freni inibitori, senza la razionalità, ma abbastanza lucidi da cacciare le prede solo per reclutarle o per puro divertimento. O ancora peggio per vendetta. Il suddetto Cazzocavallo, il leader della banda di infetti che da la caccia ai nostri, vuole acciuffare il gruppetto perchè gli sono sfuggiti una volta, per una sorta di sfida, perchè ferito nell'orgoglio.

"Non c'era nessun grande mistero sugli scrociati. Non ho mai visto nessuno di loro fare qualcosa che un normale essere umano non potesse pensare di fare. Non avesse pensato di fare. Non avesse fatto. Erano tutti gli aspetti peggiori dell'umanità amplificati centomila volte, ma niente di più. 
Da dove venivano? Da noi. Erano ogni bruto. Ogni sadico. Ogni stupratore, pedofilo e torturatore. Ogni pulitore etnico, serial killer, zelota, tiranno, assassino nel nome di Dio. Ogni terrorista e attentatore. Ogni sorridente criminale eletto dal popolo. Ogni crudele genitore di merda che non avrebbe mai dovuto avere figli.
E qualsiasi cosa cattiva e degradante che ogni uomo o donna siano costretti a fare per affrontare il male, i segni visibili sul volto non sono che l'immagine degli squarci sulle nostre anime."


EXTRA
Una delle scene più scioccanti la abbiamo in uno dei primi capitoli:uno del gruppo è convinto che il sale riesca a fermare gli scrociati, così, quando si ritrovano a scappare e la moglie si sloga una caviglia, anzichè proseguire portando in salvo la figlia rinchiude tutti e tre in un cerchio di sale, fiducioso che il suo piano funzioni. Beh...Ecco il risultato...

Da sinistra: figlioletta fatta a pezzi, moglie violentata, marito violentato e fatto a pezzi.

E questo invece è il capo del gruppo di scrociati che insegue i nostri. Si, Cazzocavallo... Perchè si chiama così? Guardate con cosa picchia la gente...


E' un po' sgranata ma meglio così -__-

3 commenti:

  1. Ad essere crudo, mi sembra proprio crudo... poi c'è il fatto dello spaccato di umanità: richiami all'aids, alla follia umana e quant'altro... poi ci sono gli infetti/zombie... Praticamente una variante di quanto detto in Diary of the Dead di Romero (perchè Romero fa film di satira con gli zombie) con un po' di pornografia in più'. Good...

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  2. si conosco il film (visti tutti e sei della sga zombesca di romero ;) ). più che pornografia direi che si avvicina ad un torture porn O__o mi ha lasciato di stucco in alcune scene, non so se sono troppo impressionabile io...comunque se ti piace il genere te lo consiglio :)

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  3. Si, Torture Porn, hai ragione. Alla Martyrs, ma con più sodomia... io di sti film ne ho visti un botto, più che altro per vedere a quanto si spinge la fantasia umana (partendo dalla letteratura fino a ste robe qui)

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