Copertina del primo numero |
di Roberto Recchioni e Emiliano Mammuccari
edito da Sergio Bonelli Editore
Pluripubblicizzato da tempo, noto per lo più come "la prima serie mensile Bonelli concepita interamente a colori", scritta da uno degli autori di punta del panorama fumettistico italiano contemporaneo, Orfani è stata un po' la serie evento dell'anno. Premesso che non si può giudicare una serie dal primo episodio, come tantissimi già fanno in rete, mi limiterò a buttare giù le prime impressioni, cercando di rimanere il più obiettivo possibile.
TRAMA IN BREVE
L'Europa brucia alla luce di uno strano raggio apparso dal cielo. Tempo dopo i militari reclutano giovani superstiti al fine di verificarne le capacità di sopravvivenza per poi addestrarli come soldati. I protagonisti sono appunto 7 ragazzi che, forzati a stare insieme, dovranno affrontare giorni di marcia e un orso gigante (?) per sopravvivere. Terminata la prova e tornati al campo base, i sopravvissuti andranno incontro ad un futuro fatto di guerra e distruzione su un lontano pianeta alieno.
APPROFONDIMENTI - senza spoiler aggiunti -
Allora. Partiamo dalla narrazione. Questo primo numero è un incipit, che con dei lunghi salti temporali ci fa conoscere (a stento) i personaggi e la situazione che essi e il mondo intero stanno vivendo. La trama di per sé risulta carina, non molto avvincente ma, ripeto, essendo un incipit di un ciclo di storie bisogna avere pazienza e attendere un altro paio di numeri per far ingranare il tutto. È superfluo dire che ci sono elementi ripresi da film e videogiochi di fantascienza, non vorrei soffermarmi ulteriormente su questo punto. Se c'è da trovare un difetto dal punto di vista narrativo direi che il tutto risulta un po' frettoloso; penso comunque che nei prossimi numeri ci saranno altri flashback riguardanti il passato globale e dei nostri orfani.
I disegni non sono male, ma spesso poco si sposano col tipo di colorazione pesantemente digitale, molto bella soprattutto nelle scene d'azione che vengono enfatizzate da una buona scelta di colori. A mio avviso però, la cosa davvero "innovativa" della serie non è tanto il colore quanto il linguaggio utilizzato per i dialoghi, fresco e appropriato alla situazione e ai tempi in cui siamo; ho messo "innovativa" tra virgolette perché questo aspetto riguarda esclusivamente l'ambito bonelliano, rimasto fino ad ora ancorato agli stilemi di 40 anni fa. Ora non rimane che liberarsi dalle catene della griglia classica, dare un po' di dinamismo in più alla composizione della pagina, anche se, molto limitatamente, ci hanno provato inserendo diverse splash page e tante vignette dal formato "cinematografico".
In generale una buona prova che casa Bonelli può guadagnarsi il proprio posticino nel panorama fumettistico moderno, allargando anche il target di lettori a cui si rivolge e accaparrandosi soprattutto lettori più giovani.
Tornerò a parlare di Orfani quando la storia inizierà a prendere maggiormente forma.
P.S. Se cliccate al link seguente potrete leggere un mio personale e stringato riassunto delle puntate della IV stagione di The Walking Dead! ;) https://www.facebook.com/notes/domenico-martino/the-walking-dead-stagione-iv-riassunto-delle-puntate/10202257424827711
edito da Sergio Bonelli Editore
Pluripubblicizzato da tempo, noto per lo più come "la prima serie mensile Bonelli concepita interamente a colori", scritta da uno degli autori di punta del panorama fumettistico italiano contemporaneo, Orfani è stata un po' la serie evento dell'anno. Premesso che non si può giudicare una serie dal primo episodio, come tantissimi già fanno in rete, mi limiterò a buttare giù le prime impressioni, cercando di rimanere il più obiettivo possibile.
TRAMA IN BREVE
L'Europa brucia alla luce di uno strano raggio apparso dal cielo. Tempo dopo i militari reclutano giovani superstiti al fine di verificarne le capacità di sopravvivenza per poi addestrarli come soldati. I protagonisti sono appunto 7 ragazzi che, forzati a stare insieme, dovranno affrontare giorni di marcia e un orso gigante (?) per sopravvivere. Terminata la prova e tornati al campo base, i sopravvissuti andranno incontro ad un futuro fatto di guerra e distruzione su un lontano pianeta alieno.
APPROFONDIMENTI - senza spoiler aggiunti -
Allora. Partiamo dalla narrazione. Questo primo numero è un incipit, che con dei lunghi salti temporali ci fa conoscere (a stento) i personaggi e la situazione che essi e il mondo intero stanno vivendo. La trama di per sé risulta carina, non molto avvincente ma, ripeto, essendo un incipit di un ciclo di storie bisogna avere pazienza e attendere un altro paio di numeri per far ingranare il tutto. È superfluo dire che ci sono elementi ripresi da film e videogiochi di fantascienza, non vorrei soffermarmi ulteriormente su questo punto. Se c'è da trovare un difetto dal punto di vista narrativo direi che il tutto risulta un po' frettoloso; penso comunque che nei prossimi numeri ci saranno altri flashback riguardanti il passato globale e dei nostri orfani.
I disegni non sono male, ma spesso poco si sposano col tipo di colorazione pesantemente digitale, molto bella soprattutto nelle scene d'azione che vengono enfatizzate da una buona scelta di colori. A mio avviso però, la cosa davvero "innovativa" della serie non è tanto il colore quanto il linguaggio utilizzato per i dialoghi, fresco e appropriato alla situazione e ai tempi in cui siamo; ho messo "innovativa" tra virgolette perché questo aspetto riguarda esclusivamente l'ambito bonelliano, rimasto fino ad ora ancorato agli stilemi di 40 anni fa. Ora non rimane che liberarsi dalle catene della griglia classica, dare un po' di dinamismo in più alla composizione della pagina, anche se, molto limitatamente, ci hanno provato inserendo diverse splash page e tante vignette dal formato "cinematografico".
In generale una buona prova che casa Bonelli può guadagnarsi il proprio posticino nel panorama fumettistico moderno, allargando anche il target di lettori a cui si rivolge e accaparrandosi soprattutto lettori più giovani.
Tornerò a parlare di Orfani quando la storia inizierà a prendere maggiormente forma.
P.S. Se cliccate al link seguente potrete leggere un mio personale e stringato riassunto delle puntate della IV stagione di The Walking Dead! ;) https://www.facebook.com/notes/domenico-martino/the-walking-dead-stagione-iv-riassunto-delle-puntate/10202257424827711
Bella recensione.Molto obiettiva.Come scrivi più volte è ancora presto per giudicare ma comunque la voglia di cambiare senza stravolgere c'è e si sente.Lo standard bonelliano è sacro e gli autori lo sanno.Staremo a vedere.
RispondiEliminaGrazie! Il mio intento era appunto quello di parlarne in maniera neutrale. Quando la serie sarà avviata potrò riaprire l'argomento in maniera più approfondita e più critica!
EliminaNon ho ancora avuto modo di leggere Orfani, anche se però ne ho sentito parlare parecchio, molti con entusiasmo altri con profondo odio nei confronti di Recchioni, accusandolo che non si è inventato nulla di nuovo ne come trama ne come dialoghi, i personaggi sono stereotipati, però appunto come dici tu è ancora presto per parlare, siamo solo al primo numero e comunque sia un tentativo di rinnovo c'è. Ad ogni modo ci darò una letta anch'io.
RispondiEliminaPs: è bello poter leggere una recensione obbiettiva :)
Grazie Deborah! Son contento di servire a qualcosa :D Come ho detto sopra, aspetterò ulteriori sviluppi per sbilanciarmi pro o contro!
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