Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi in maniera flash di alcuni fumetti da me scoperti da poco, anche se probabilmente già conosciutissimi dalla maggior parte di voi. Ma vabbè...
La prima grande sorpresa è stata la nuova serie delle Tartarughe Ninja (titolo originale Teenage Mutant Ninja Turtle). Vedendo in fumetteria la copertina metallizzata con le quattro tartarughe disegnate cazzutissimamente, la nostalgia ha prevalso. Tutto è differente da come lo conosciamo noi che siamo cresciuti col cartone animato: le bestiole sono molto più cattive (non agli eccessi ma comunque sono delle dure), i toni dei disegni si mantengono abbastanza sul dark, le bende delle tartarughe sono tutte rosse, senza distinzioni di colori (come nel fumetto originale del 1984, le si distinguono fondamentalmente dalle armi); è quindi un prodotto non ad uso esclusivo di un pubblico maturo, ma di certo non solo per bambini. La trama deve ancora svilupparsi, ma secondo me promette bene!
Alla vostra destra potete ammirare la copertina variant metallizzata dell'edizione italiana! Fighissima, no? Come facevo a resistere!
E arriviamo ora a due vecchie pubblicazioni oggi riproposte in nuove edizioni.
Lobo è originario del pianeta Czarnia, un luogo in cui regnava la perfezione. Almeno prima della sua nascita. Fu lui, infatti, a sterminare il suo intero popolo alla tenera età di 19 anni, creando in laboratorio un essere "lungo 117 micron, trasportato dal vento, somigliante a uno scorpione, e che si scava la tana nella carne umana" che provocò pustole bubboni e paralisi in tutti i suoi simili. Si esprime in maniera rozza, del tipo "Ci kredi ke cualcuno mi ha fatto uno skertz' del genere - a me! Sikario reale e flagello del kosmo?".
All'inizio della storia sappiamo poco o nulla sul protagonista: è stata scritta una biografia non autorizzata sul distruttore di Czarnia, e Lobo vuole cercare lo scrittore e, ovviamente, ucciderlo nel modo più doloroso possibile, finchè non gli viene affidato l'incarico di scortare un detenuto. Il che dovrà far attendere i suoi affari.
Divertente da leggere e molto particolare e personale nello stile di disegno, Lobo è decisamente figlio del suo tempo, quegli anni '80 e primi '90 in cui si osava sperimentare, eccedere, in cui un fumetto del genere era pubblicato dalla DC Comics. Non che sia particolarmente volgare o violento, però molto al di fuori degli standard DC e Marvel odierni.
La RW Lion lo ripropone ora mensilmente in Italia in volumetti da 32 pagine di ottima qualità. Una buona occasione per chi, come me, conosceva solo di nome il personaggio di Lobo o per chi non lo conosceva affatto.
The last but not the least, ho avuto l'occasione di acquistare un volume di Moebius e Jodorowsky, intitolato Gli occhi del gatto, la storia di un ragazzo cieco che manda il suo falco in cerca di occhi con cui vedere. Realizzata nel 1978 e pubblicata nel primo volume di Metal Hurlant, è composta da pagine con illustrazioni singole, con pochissimo testo. Il che fa sì che il racconto sia più narrato dai disegni che dai dialoghi, che si limitano solo
Sebbene come storia non sia ovviamente nè articolata nè impegnata, non si può non rimanere rapiti dalle bellissime tavole e dall'utilizzo innov
ativo del linguaggio fumettistico.
Oggi ristampato da Magic Press in un volume davvero ben curato e riproposto nel formato originale.
E arriviamo ora a due vecchie pubblicazioni oggi riproposte in nuove edizioni.
Lobo è originario del pianeta Czarnia, un luogo in cui regnava la perfezione. Almeno prima della sua nascita. Fu lui, infatti, a sterminare il suo intero popolo alla tenera età di 19 anni, creando in laboratorio un essere "lungo 117 micron, trasportato dal vento, somigliante a uno scorpione, e che si scava la tana nella carne umana" che provocò pustole bubboni e paralisi in tutti i suoi simili. Si esprime in maniera rozza, del tipo "Ci kredi ke cualcuno mi ha fatto uno skertz' del genere - a me! Sikario reale e flagello del kosmo?".
All'inizio della storia sappiamo poco o nulla sul protagonista: è stata scritta una biografia non autorizzata sul distruttore di Czarnia, e Lobo vuole cercare lo scrittore e, ovviamente, ucciderlo nel modo più doloroso possibile, finchè non gli viene affidato l'incarico di scortare un detenuto. Il che dovrà far attendere i suoi affari.
Divertente da leggere e molto particolare e personale nello stile di disegno, Lobo è decisamente figlio del suo tempo, quegli anni '80 e primi '90 in cui si osava sperimentare, eccedere, in cui un fumetto del genere era pubblicato dalla DC Comics. Non che sia particolarmente volgare o violento, però molto al di fuori degli standard DC e Marvel odierni.
La RW Lion lo ripropone ora mensilmente in Italia in volumetti da 32 pagine di ottima qualità. Una buona occasione per chi, come me, conosceva solo di nome il personaggio di Lobo o per chi non lo conosceva affatto.
The last but not the least, ho avuto l'occasione di acquistare un volume di Moebius e Jodorowsky, intitolato Gli occhi del gatto, la storia di un ragazzo cieco che manda il suo falco in cerca di occhi con cui vedere. Realizzata nel 1978 e pubblicata nel primo volume di Metal Hurlant, è composta da pagine con illustrazioni singole, con pochissimo testo. Il che fa sì che il racconto sia più narrato dai disegni che dai dialoghi, che si limitano solo
Sebbene come storia non sia ovviamente nè articolata nè impegnata, non si può non rimanere rapiti dalle bellissime tavole e dall'utilizzo innov
ativo del linguaggio fumettistico.
Oggi ristampato da Magic Press in un volume davvero ben curato e riproposto nel formato originale.
Lobo l'ho conosciuto l'anno scorso a Lucca Commics, avevo trovato un vecchio fumetto, una storia completa e ci ho sbavato sopra da morire! Non sapevo che l'avessero ripubblicato!!!
RispondiEliminaGli Occhi del Gatto mi fa una gola assurda, credo che l'aggiungerò alla mia lista di regali di Natale (si lo so che siamo a Giugno, ma bisogna anche essere ben preparati).
Non ho retto all'umpulso di acquistarli! :) Grazie come sempre dei commenti!
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