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Tanti pregi dunque in questa pellicola. Ma a parer mio anche qualche difettuccio: in tutto il film aleggiava un senso di teatralità che a parer mio poco si addice alla narrazione di questo dramma, anzi a volte tende a distrarre lo spettatore dalla storia. In più la sceneggiatura presenta qualche lieve falla, imprecisioni che per quanto piccole sono di tanto in tanto fastidiose. Ah, e ovviamente anche qui viene dato per buono il metodo di creazione del mostro attraverso l'elettricità.
Rimane comunque un film bello e di sicuro impatto sia visivo sia emotivo, e rimane ad oggi la migliore trasposizione su pellicola di Frankenstein.
Ed ora per voi un'ultima chicca: come potevo dimenticarmi, io, del cinema trash? In un negozio di dischi e DVD, nella cesta dei film dai 2 ai 5 €, ho trovato un piccolo gioiellino distribuito dalla RaroVideo (che Dio l'abbia in gloria, eterna) intitolato Il Mostro è in Tavola... Barone Frankenstein! Ora, ok, è vero che non sono io a trovare loro ma loro a trovare me, però...
Il film, il cui titolo originale è Flesh for Frankenstein, è del 1973, una produzione Italo-Franco-Americana diretta da Paul Morrissey e Antonio Margheriti (regista italiano conosciuto anche col nome di Anthony M. Dawson, comunque non accreditato per questo lavoro) e tra i produttori figura anche Andy Warhol, quindi vi faccio immaginare e pregustare la sanità di questo film!
Da come avrete intuito, la pellicola è una rivisitazione in chiave splatter-trash del romanzo della Shelley, in cui Frankenstein è una sorta di Nazista che vuole creare la razza perfetta facendo accoppiare i suoi cadaveri rappezzati! Oltre ad essere nazista, come se fosse poco, ha un incestuoso rapporto con la sorella ed è appassionato di necrofilia. Già. Di tanto in tanto si intrattiene col suo cadavere rappezzato femminile col povero assistente Otto costretto a guardare senza usufruire di tale servizio. Un film davvero molto curioso per gli appassionati del genere!
In questa sede non posso dilungarmi più di tanto ed entrare nei dettagli, ma voglio lasciarvi con una frase del film, forse la più profonda e filosofica, che racchiude l'intera essenza della pellicola. Se poi vi ho incuriosito e lo guardate, scrivetemi pure e ditemi che ne pensate!
"Per conoscere la morte, Otto, devi fottere la vita fino alle budella"
oh, bene, era da un pò che aspettavo la seconda parte, credevo di essermela persa :)
RispondiEliminaComunque queste recensioni mi sono piaciute, perché sono in grado di incuriosirti al punto giusto, tanto da tentarmi a dare un'occhiata al film del dottore nazista che fotte la vita fino alle budella!!!
Eh si, c'ho messo un bel po' a buttar fuori questo pezzo! Mille cose da fare, lavorare, disegnare, mettermi in pari con la XBox -__- Comunque bene che ti abbia incuriosito, spero che il film non ti deluda, se ti garba un po' il genere treshone cattivone :) Buona visione e grazie di essere passata, fammi sapere!
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