lunedì 14 gennaio 2013

Recensione Fumetto: The Walking Mad!




di José Miguel Fonollosa
edito in Italia da Salda Press
titolo originale Los Muertos Revivientes

TRAMA IN BREVE
Un poliziotto viene ferito durante uno scontro a fuoco, e si ridesta in ospedale dopo giorni di coma. Ma il mondo non è più come lo conosceva, adesso è invaso dai morti viventi. Già, la trama vi ricorda qualcosa, giusto? 
No, non è plagio, ma bensì una parodia Made in Spain della popolare serie zombesca U.S.A. The Walking Dead. Il resto della storia, per lo meno in questo primo volume dal titolo C'è puzza di morto, si svolge bene o male come nell'originale: Dick Grincia vuole ritrovare il figlio Charles e la moglie Lucia, e, aiutato da un ragazzo asiatico, Li, trovato per caso, arriva al campo dei sopravvissuti. La famigliola si riunisce felice, anche se Dick non si accorge che la mogliettina si intrattiene con il suo collega e migliore amico fustacchione, Share.
Ma approfondiamo un po'...

GIUDIZIO PERSONALE CON EVENTUALI SPOILER
Ad una prima lettura The Walking Mad! (il cui titolo originale è Los Muertos Revivientes) risulta abbastanza divertente. Ci sono tante scene no sense molto carine, tipo Robocop strisciante alla stazione di polizia di Dick o l'intervento in extremis di Spider Man che salva Dick e Li prima di rimanere ucciso accidentalmente da fuoco amico! 
Fonollosa attinge sia dalla serie a fumetti sia dalla serie TV, giocando in particolar modo sulla tresca tra Lori/Lucia e Shane/Share come penso tutti i fan abbiano fatto nella loro testa, anche se alla lunga la cosa tende a diventare un po' ripetitiva. Nonostante ciò, l'autore ci mette anche tanto del suo, introducendo personaggi come la portiera zombi o la parodia della classica telenovela spagnola che si conclude con la protagonista sbranata dai morti viventi. 

I disegni sono davvero ben fatti e comunque funzionali, in puro stile umoristico. Lo stile grafico poi riprende quello del primo volume di TWD, ovvero toni di grigio e bordi delle vignette molto spessi e spennellati. Anche gli zombi sono molto ben fatti e caratterizzati, anzi una delle cose più divertenti del volume sono proprio le battute che l'autore fa loro dire tramite mugugni e ringhi traducendoli poi in didascalia. 

In generale però, il volume è appena sopra la sufficienza, perchè sebbene sia scorrevole e si fa apprezzare per molti aspetti, ad una seconda lettura non riesce a prendere il lettore più di tanto. E' pur vero che tale giudizio si basa solo sul primo volume, e sarò felice appena avrò l'occasione di ricredermi continuando a leggere la serie. 

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