sabato 13 ottobre 2012

Recensione Fumetto: Over the Game

Allora, questa recensione arriva in ritardissimo perchè la casa editrice del fumetto, Eterea, me l'ha chiesta tipo a luglio... Però, bando alle ciance. 
Over the Game di Schioppetto e Daddi è un fumetto pensato e realizzato per il mercato digitale, una storia breve venduta per Kindle ad un piccolo prezzo, facilmente reperibile su Amazon.

TRAMA IN BREVE
In un panorama semi-futuristico di crisi economica l'unica valvola di sfogo rimane la violenza alle partite di Saberbowl, violenza che aumenta sempre di più e che coincide con i picchi massimi di share televisivo. Quindi si decide di prendere un nuovo eroe venuto dalla strada che porti lo sport a livelli di violenza inauditi durante il gioco, e l'eroe selezionato è Alex, colui che meglio guida all'attacco i fan delusi contro poliziotti e giocatori. Ma, si sa, è solo questione di tempo prima che la storia ripeta il suo ciclo.

COMMENTO
La trama, da come avete letto, è molto semplice e lineare, appunto perchè trattasi di storia breve e autoconclusiva, anche se a mio avviso sarebbe interessante vedere come i due autori svilupperebbero una storia più ampia ambientata nello stesso universo di Over the Game.  
Inutile dirlo, il concetto di base è lo stesso del celeberrimo Death Race 2000 (Paul Bartel, 1975, prodotto da Roger Corman), I Guerrieri dell'Anno 2072 (Lucio Fulci, 1984) e il più recente Gamer (Neveldine-Taylor, 2009), insomma sul filone "Imbamboliamo gli spettatori con giochi violenti almeno non pensano a ciò che succede nel mondo", forse, e tristemente, non molto lontano dalla realtà e dai nostri tempi; alcune scene ricordano appunto molti scontri avvenuti fuori e dentro i nostri stadi, con barricate sfondate, spettatori che pestano poliziotti e viceversa ecc...
I disegni sono ben curati, e l'adattamento delle vignette all'impaginazione per Kindle è molto funzionale. 
L'unica pecca è appunto la brevità della storia, che fa sì che alla fine non rimanga molto di ciò che si legge, non perchè il tutto sia male orchestrato ma perchè non ti immedesimi in nessun personaggio o situazione, non ci si immerge bene nel mondo che viene raccontato, però capisco le esigenze degli autori.
Spero che avranno la possibilità di espandere la storia, di arricchirla e di poterla raccontare davvero, perchè leggendo ti rendi conto che testi e disegni vanno di pari passo, viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda. 
Insomma, secondo me il prodotto è valido, il prezzo è buono (meno di un'attuale colazione al bar). e i due autori sembrano promettere bene, anche in coppia.

Ah, un'ultima cosa: riconoscete la citazione? Se si, la vostra infanzia è stata triste quanto la mia!

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