Ciao a tutti! Rieccomi a fare due chiacchiere sul cinema. In questa estate diversi erano i titoli interessanti, ma a tre di essi in particolare voglio riservare un occhio di riguardo, non in ordine cronologico ma per indice di gradimento crescente!
Partiamo con
Only God Forgives, del danese
Nicolas Winding Refn. Il film dovrebbe chiudere una sorta di trilogia concettuale conosciuta
Trilogia del silenzio; e se conoscete le due pellicole precedenti, vale a dire
Valhalla Rising e
Drive, capirete il perchè.
La trama è molto semplice: due fratelli statunitensi spacciano droga a Bangkok usando come copertura una palestra di boxe thailandese. Uno dei due, Billy, uccide una giovanissima prostituta, al cui padre viene poi concesso di vendicarsi sull'americano dal capo della polizia locale Chang. Julian (Ryan Gosling) rinuncia però a vendicare a sua volta il fratello quando scopre il motivo che ha scaturito la morte di Billy; finchè la madre non arriva in città avviando una reazione a catena che porterà all'inevitabile conclusione.
Sublime nella fotografia, nella scenografia, nella particolare scelta delle musiche e di molte scelte registiche, risulta poi un po' troppo pesante alla visione, in quanto, come in Drive e Valhalla Rising, i dialoghi si riducono quasi a zero e vi sono tante inquadrature statiche. Ma, a differenza degli altri due, Only god forgives ha una trama molto più debole, in cui spicca non tanto il protagonista Julian, personaggio abbastanza inutile e scarno, quanto il capo della polizia Chang, una sorta di angelo vendicatore. Definisco questo film come il frutto di un piccolo peccato di superbia, in quanto troppo personale e criptico per essere goduto a pieno.
Elysium, scritto e diretto da
Neil Blomkamp, già regista di
District 9, soddisfa le aspettative in quanto sì film di fantascienza ma che aspira a qualcosa di più.
Elysium è un anello artificiale orbitante intorno alla Terra che ricrea le condizioni ottimali del pianeta, senza inquinamento, problemi di sovrappopolazione e tutte le amenità che stiamo perpetrando, il cui utilizzo è però destinato solo ai ricchi e ai potenti. Sulla Terra sono rimasti infatti solo le classi sociali inferiori, e le loro condizioni di vita vanno sempre peggiorando. In più, chi prova solo ad avvicinarsi all'anello con navi spaziali non autorizzate viene abbattuto senza pietà, ad opera del terribile ministro della difesa interpretato in modo stupefacente da Jodie Foster. Il protagonista Max da Costa (Matt Damon) è appunto uno dei desperados che si arrabatta per campare lavorando in condizioni disumane in una fabbrica di cyborg, cercando di stare alla larga dai giri criminosi di cui per anni ha fatto parte. Ma proprio quando tutto sembra prendere una buona piega, Max resta imprigionato in un forno della fabbrica, e viene esposto ad una dose massiccia di radiazioni che nel giro di qualche giorno lo porterà alla morte. L'unico modo per curarsi è proprio su Elysium, ma può arrivarci solo con l'aiuto dei suoi ex compagni di crimine. Nel tentativo di salvarsi, non sa però che sta per dare il via ad una serie di eventi che lo porterà a infliggere un fendente mortale al cuore del potere, e ciò che è iniziato come una storia di sopravvivenza personale, si concluderà con una lotta per la libertà di un'intera popolazione.
Blomkamp non delude in questa sua seconda prova da regista; ci fa capire nuovamente, dopo District 9, che ha qualcosa da dire, e utilizza la fantascienza come mezzo narrativo, senza rendere i massicci effetti speciali, le sparatorie e le scene d'azione, comunque presenti in maniera sostanziosa, solo fini a se stessi. In più mi fanno impazzire i protagonisti che sa mettere in scena: il Wikus van de Merwe di District 9 è un bastardo che si merita tutto ciò che gli capita, dalla prima all'ultima mutazione subita; Max da Costa è invece un ragazzo di strada che è cresciuto allo stato brado, irascibile, che però ne busca dall'inizio alla fine del film. Sono protagonisti che non vedranno mai un lieto fine, e ciò rispecchia molto la fredda e cruda realtà dei fatti. Un cinema il suo che seppur fantastico sa rimanere coi piedi ben ancorati a terra, a contatto con ciò che è reale.
L'ultima chicca, di cui aspettavo l'uscita da molto tempo, è
This is the end, uscito in Italia come
Facciamola finita, doppio debutto alla regia per i canadesi
Evan Goldberg e
Seth Rogen. Il primo è sceneggiatore di due tra le mie commedie demenziali preferite,
Superbad (Greg Mottola, 2007, in Italia
Suxbad - Tre menti sopra il pelo, che quando ho ordinato in DVD mi sono sentito parecchio in imbarazzo) e
Pineapple Express (David Gordon Green, 2007,
Strafumati); il secondo, co-sceneggiatore e attore delle due suddette pellicole e protagonista di
Zack and Miri make a porno di
Kevin Smith (2009). In
This is the end compaiono in ruoli più o meno rilevanti tantissimi attori della nuova guardia del cinema demenziale, tra cui Michael Cera (
Superbad,
Year One,
Scott Pillgrim vs. the World), Jonah Hill (
The sitter,
Superbad,
The watch), Danny McBride (
Tropic Thunder,
Your Highness,
Pineapple Express), Craig Robinson (
Pineapple Express,
Zack and Miri make a porno, a parer mio il Cleveland Brown vivente) e James Franco, che seppure faccia tantitssimi film seri si presta benissimo a interpretazioni del genere, co-protagonista di
Pineapple Express e
Your Highness.
Tutti gli attori interpretano loro stessi che, durante una festa a casa di James Franco, assistono al principio della fine del mondo, cercando di sopravvivere alle mostruose creature e a... vabbè, se vi dicessi altro vi farei un grande spoiler. Comunque una pellicola estremamente divertente, con effetti speciali notevoli! Guardatela se ne avete l'occasione!
Spero di avervi incuriosito con almeno uno di questi film; ho scelto non a caso tre generi totalmente differenti! Come sempre, per confronti o suggerimenti ci sono i commenti qui sotto, usateli!
Alla prossima!